La festa di Sassari non si ferma. Una settimana fa ha conquistato la Coppa Italia, sabato sera ha ripreso il campionato travolgendo Cantù (86-69) nell’anticipo della 20.a giornata. Una gara senza storia, quella del PalaSerradimigni, con i sardi avanti di 20 già nel corso del primo tempo e sempre in completo controllo del match, grazie alla coppia Logan-Dyson, ma anche ad un mattoncino portato da tutto il resto della squadra. Gli ospiti perdono una quantità impressionante di palloni (28 alla fine), soprattutto con un Johnson-Odom in grandissima difficoltà, e non entrano mai nel match.
 
La formazione sarda riparte come fosse ancora a Desio: Logan spara triple a ripetizione, i brianzoli iniziano molli e senza reattività ed il punteggio è la logica conseguenza. Prima 11-0, poi 21-3, per arrivare a 28-9 in avvio di ripresa, mentre la squadra di Sacripanti è già a quota 11 palle perse al primo intervallo. Non cambia la gara nel secondo periodo, con gli uomini di Sacchetti sempre in pieno controllo, seppur con qualche errore in più, anche per la volontà di provare un po’ di spettacolo al pubblico del PalaSerradimigni.
 
Solo Feldeine riesce a produrre qualcosa per l’Acqua Vitasnella, ovviamente è troppo poco, perché le perse e gli errori crescono vertiginosamente, permettendo ai padroni di casa di superare anche il +20 (34-13 al 17’). Jones e Feldeine provano a dare un po’ di slancio a Cantù per aprire la ripresa, arrivando anche a 13 lunghezze di ritardo, ma Logan ricaccia immediatamente indietro la squadra di Sacripanti con un paio di triple e Dyson firma il nuovo +19 (57-38 al 27’) con schiacciata e canestro dall’arco. Poi altre perse brianzole, due schiacciate in contropiede, -22 e game over.
 
In collaborazione con basketissimo.com
 

Sportal.it - www.sportal.it
Copyright SPORTAL Tutti i diritti riservati